Rubbia sul nucleare: come alternative bastano gas, geotermia e sole
“In Italia esistono due alternative al nucleare perfettamente accettabili: il gas naturale – con cui costruire centrali in tempi rapidi a costi relativamente modesti – e il geotermico di cui esistono notevoli risorse poco o mal utilizzate nel nostro Paese. Queste tecnologie sono in grado di rispondere all’aumento della domanda elettrica“. Lo dice Carlo Rubbia, premio Nobel per la Fisica, in un’intervista sull’ultimo numero di ‘Elementi’, periodico del Gestore dei servizi energetici, visibile sul sito www.gse.it. “Nel lungo temine, se si vuole davvero percorrere la strada del nucleare, c’è spazio e tempo per innovare- dice Rubbia- nuove centrali più sicure e più efficaci, come quelle alimentate al torio, sarebbero una soluzione migliore”.
Ricerca sul nucleare, quindi, ma “vorrei tuttavia ricordare che il potenziale solare e geotermico del nostro Paese, se opportunamente sfruttato, potrebbe contribuire in modo considerevole ad aumentare la nostra indipendenza energetica- spiega il premio Nobel padre del sistema solare Csp ‘Archimede’- mi riferisco al solare a concentrazione che permette di accumulare energiarendendola disponibile anche quando il sole non brilla”. Quanto al futuro energetico, Rubbia ritiene necessario “un insieme di risorse, basate su diverse tecnologie, sulle quali le rinnovabili stanno aumentando il contributo con una finestra sempre piu’ ampia”. Questo insieme, conclude, “deve essere basato su tecnologie rispettose dell’ambiente e per cio’ e’ fondamentale il ruolo della ricerca e dell’innovazione”.