I veterinari messicani: “Questa influenza non è legata ai suini”
Secondo Laura Batista medico dell’ Associazione nazionale dei medici veterinari specialisti in suini non ci sono ancora dati sufficienti per stabilire che l’influenza che in questi giorni sta colpendo il Messico e altre zone del mondo, rischiando di diventare una pandemia sia stata trasmessa dai maiali all’uomo.
Ha detto Batista:
La malattia è stata trasmessa da umano a umano, non da un maiale a essere umano.
E il dato sarebbe suffragato da una relazione basata su un indagine condotta dai medici veterinari negli Usa i quali non sono, anche loro, affatto certi che l’infezione sia partita dai suini e arrivata all’uomo, poiché non vi alcuna prova di questo passaggio.
E Batista ha inviato una lettera alle autorità invitandole a non chiamare questa epidemia come “influenza suina”. La questione però non è legata semplicemente ad una definizione. La malattia si trasmette da essere umano a essere umano. Il ceppo l’A/H1M1 ha usato i suini per arrivare all’uomo ma il virus che colpisce l’uomo non appartiene ad alcun un ceppo che colpisce i maiali.
Spiega Batista:
Secondo le informazioni che ho dalle autorità statunitensi è che si tratta di un ceppo di influenza frutto di una ricombinazione di diversi virus tra cui qualcuno già presente nell’uomo. Un’altra cosa è che l’influenza, non riguarda la carne del maiale. Non vi è alcuna trasmissione delle carni di suini per l’uomo. Non vi è alcun pericolo. Il maiale è ancora sicuro. E non vi è alcun problema per l’uomo a consumare qualsiasi prodotto o sottoprodotto della carne di maiale. Non abbiamo avuto fino ad oggi segnalazioni relative alla presenza di questo nuovo virus tra i maiali.
Per ora sottilinea Laura Batista le raccomandazioni per evitare altri contagi si sono rivelate efficaci e molti dei pazienti che hanno contratto l’infezione sono in ripresa.
Via | El siglo de Torreon
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